Il fungo Lentinula edodes, viene volgarmente chiamato “Shiitake”, nome che deriva da due parole giapponesi: “Shii”, quercia e “Take”, fungo. Di fatto, è una delle specie di fungo che proviene dall’ Estremo Oriente, soprattutto Cina e Giappone, ma da qualche anno si è diffuso anche in Europa. Cresce sui tronchi di quercia spontaneamente ed è ricco di carboidrati, proteine, vitamine e minerali. Il fungo Shiitake è una delle specie di fungo più coltivate al mondo; conosciuto da almeno duemila anni è sempre stato oggetto di ricerca e coltivazione, soprattutto nei paesi orientali, nei boschi di latifoglie, castagni e faggi. Raramente reperibile fresco, lo si trova facilmente essiccato.
Questo fungo ha delle qualità extra-nutrizionali molto notevoli. Alcuni ricercatori americani e giapponesi hanno messo a punto la micoterapia (scienza che studia e utilizza le proprietà biologiche dei funghi per migliorare la salute dell’uomo) dopo aver scoperto che l’utilizzo dei funghi è il segreto di alcune tra le popolazioni più sane e longeve del pianeta. Si pensi che durante la dinastia Ming (1368-1644) lo Shiitake fu indentificato come elisir di lunga vita. Questa specie è usata anche in macro biologia per ottenere un estratto chiamato comunemente lentinam, sostanza che rappresenta la chiave terapeutica del fungo.
Lo Shiitake è definito “fungo medicinale”, vista la sua lunga storia di uso medico, in particolare nella medicina orientale. Sembra infatti che abbia notevole importanza nel campo medico, in quanto avrebbe un effetto di attivazione del sistema immunitario e un effetto antivirale (soprattutto herpes). È un fungo amico dell’intestino, poiché nutre i fermenti lattici (batteri benefici) ed elimina quelli dannosi. Inoltre, alcune delle sue componenti sono efficaci per:
– riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue
– nell’industria cosmetica, la realizzazione di creme dall’effetto anti-età
– depurazione del fegato
– la salute di ossa e denti
Nei paesi gran consumatori dello Shiitake si è riscontrata una scarsa incidenza di molte tra le citate patologie e in particolar modo un generalizzato bassissimo tasso di colesterolo.
Innanzitutto, reidratare i funghi secchi Shiitake in acqua tiepida per circa 1 ora, scolarli e risciacquarli sotto l’acqua corrente, poi cuocerli per almeno 20 minuti.
Il brodo di funghi Shiitake è un potente depurativo, ideale nei cambi di stagione. Anche la vellutata di Shiitake e Porro può diventare una gustosa zuppa autunnale.
Ottima è anche un’insalata con funghi Shiitake (precedentemente reidratati in acqua tiepida e cotti per almeno 20 minuti) e albicocche secche tagliate a fettine.
Per una cottura al forno o alla brace, basta spennellare i funghi Shiitake con dell’olio e cuocerli per 20 minuti. Si potranno servire con della carne o del pesce.
Per le scaloppine con funghi Shiitake invece, tagliare a pezzetti i funghi reidratati e cuocere per 20 minuti. Adagiarli sulle scaloppine (precedentemente colorite in padella) con del formaggio e terminare la cottura in forno finché il formaggio non si sarà ben sciolto.
Controindicazioni: persone allergiche ai funghi e persone che hanno subito un trapianto di organi.
Ci si può veramente sbizzarrire in cucina con questo ingrediente, come con tutte le altre qualità di funghi secchi.
Ricordiamoci sempre di reidratare i funghi secchi in acqua tiepida e cucinarli per almeno 20 min.
Ovviamente, i funghi vanno consumati con moderazione.
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